Lo sviluppo urbano, inteso come la trasformazione ed il progresso economico e produttivo di una determinata area, costituisce una costante di tutte le città attraverso la quale i territori si ampliano e si trasformano. L’urbanizzazione è elemento fondamentale della crescita di ciascun paese moderno, ma è anche causa di risvolti negativi in termini di impatto ambientale ed inquinamento.
Il crescente progresso urbano e le innovazioni, soprattutto in ambito di produzione, edilizia e di trasporti, contribuiscono al consumo di suolo, all’inquinamento ed al riscaldamento globale. L’inquinamento di aria ed acqua è il primo ed il più diretto effetto negativo dello sviluppo urbano.
I gas di scarico delle automobili e le emissioni delle filiere produttive contribuiscono all’aumento delle concentrazioni di anidride carbonica e di gas serra influenzando notevolmente il riscaldamento globale. L’abbandono di rifiuti e l’assenza di smaltimento degli scarti di produzione, inoltre, causa un grave inquinamento di suolo ed acqua.
Lo sviluppo urbano, e soprattutto lo sviluppo edilizio, è causa di un ingente “consumo di suolo” da intendersi come “la progressiva trasformazione di superfici naturali o agricole mediante la realizzazione di costruzioni ed infrastrutture” con forte diminuzione di aree verdi e boschive. I nuovi complessi urbani sono, infatti, molto spesso agglomerati di infrastrutture, palazzine, fabbricati, con poco o inesistente spazio per la natura che viene soffocata dall’insediamento umano.
Nel panorama odierno di lotta all’inquinamento e tutela del paesaggio è emerso, tra gli obiettivi globali, quello di sviluppare e rendere possibili le “città sostenibili”.
Per città sostenibile si intende un’organizzazione urbana basata sul rispetto della natura e dell’ambiente che coinvolga tutti i settori: dal trasporto alla produzione di energia, sino alle imprese ed all’agricoltura, passando per la gestione dei rifiuti e la diminuzione delle emissioni nocive.
Tra gli interventi necessari per trasformare un complesso urbano inquinante in una “città sostenibile” possono annoverarsi i seguenti:
- Organizzazione di campagne di sensibilizzazione e conoscenza dei temi ambientali per bambini ed adulti;
- Previsione di finanziamenti per la realizzazione di infrastrutture ecologiche;
- Erogazione di buoni od incentivi per i cittadini al fine di abbandonare mezzi di trasporto obsoleti a favore di mezzi elettrici o ibridi;
- Investimenti in mezzi di trasporto pubblici ecosostenibili e in piste ciclabili;
- Organizzazione della raccolta differenziata e di efficienti sistemi di riciclo e riutilizzo;
- Realizzazione di aree verdi nei centri città;
- Riqualificazione e ristrutturazione di infrastrutture già esistenti per limitare il consumo di suolo.
La creazione di un complesso urbano ecologico ed ecosostenibile garantisce il rispetto dell’ambiente ed il minor impatto possibile sulla salute dei cittadini e sull’ambiente in termini di inquinamento.
Allo stesso tempo, però, ci sono anche una serie di ulteriori risvolti positivi quale una migliore organizzazione interna della città con benefici per tutta la collettività: migliore servizio sanitario, trasporti più efficienti, qualità della socialità più alta e maggiore inclusione sociale.
Tali aspetti non vanno sottovalutati poiché costituiscono il paramento di valutazione per la qualità di vita all’interno di un determinato agglomerato sociale.
In conclusione, il raggiungimento dell’obiettivo di una organizzazione urbana ecosostenibile costituisce un importante impegno da parte di cittadini ed istituzioni non solo per la tutela del patrimonio naturale e, di conseguenza, della salute della collettività, ma anche per garantire inclusività, sicurezza e servizi essenziali a tutti.