L’entrata precoce dei giovani nel mondo dei consumatori, favorita dalla crescente digitalizzazione, spesso avviene senza una sufficiente consapevolezza dei propri diritti. La metà degli adolescenti italiani ha già affrontato problemi post vendita online, come la ricezione di prodotti difettosi o non conformi alla descrizione, e solo un terzo dei minorenni dichiara di conoscere i principali principi del Codice del Consumo.
Tuttavia, la nuova generazione dimostra un forte desiderio di apprendere: quasi il 90% dei minorenni vorrebbe che i diritti dei consumatori fossero insegnati a scuola. Il 58% ritiene che dovrebbe essere una materia obbligatoria, mentre il 31% preferirebbe che fosse un’opportunità offerta a titolo facoltativo. Questi dati emergono da una ricerca condotta dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) tramite il portale Skuola.net, coinvolgendo 2.000 studenti tra gli 11 e i 18 anni.
Analizzando nel dettaglio, emergono significative lacune nella conoscenza dei giovani italiani, in particolare sulla durata delle tutele. Solo il 15% degli under 18 è consapevole che la garanzia legale su ogni bene venduto dura 24 mesi, e solo il 26% sa che è possibile recedere gratuitamente da un acquisto online entro 14 giorni dalla ricezione.
Tuttavia, i giovani italiani mostrano una maggiore consapevolezza delle procedure per attivare le tutele. Circa due terzi dei ragazzi intervistati sanno che, in caso di guasto del prodotto durante il periodo di garanzia, è possibile ottenere la riparazione o la sostituzione senza spese aggiuntive. Il 59% è consapevole che, in tali circostanze, è necessario rivolgersi esclusivamente al venditore.
I nativi digitali dimostrano maggiore familiarità con gli acquisti online. Il 68% sa che, se il prodotto comprato online arriva difettoso, si ha il diritto di restituirlo senza spese di spedizione, mentre solo il 34% è a conoscenza delle possibili differenze se si restituisce la merce in un negozio fisico.
L’Agcm sottolinea l’importanza di educare le nuove generazioni affinché diventino consumatori consapevoli dei propri diritti e della loro tutela. Roberto Rustichelli, presidente dell’Autorità, dichiara che da alcuni anni stanno svolgendo attività per coinvolgere gli studenti, consentendo loro di imparare a difendersi dalle truffe, particolarmente diffuse negli acquisti online. L’indagine rivela che la metà dei giovani intervistati conosce l’Autorità e sa che è possibile segnalare eventuali violazioni dei diritti dei consumatori.