Fonte: http://www.digital-sat.it/ds-news.php?id=34715
Il 10 settembre è stato presentato il Rapporto Annuale di ITMedia Consulting, un punto di riferimento da ormai oltre 10 anni per analizzare lo stato delle televisione in Europa.
Anche quest’anno il Rapporto offre spunti di riflessione sull’andamento del mercato e i principali trend del settore. L’Europa, ed in particolare la zona euro, stanno attraversando una prolungata crisi, di cui si dovrebbe vedere la fine al termine del 2013. Come ogni altro settore, anche la TV ha sofferto a causa del contesto economico, e nel 2012 il mercato televisivo è cresciuto di un modesto 0,9%, raggiungendo un valore di €95.1 miliardi.
I ricavi pubblicitari del settore sono scesi quasi del 4% nel 2012, nonostante il richiamo di due importanti eventi nel corso dell’anno, il campionato di calcio Euro 2012 e le Olimpiadi di Londra. Anche se continua a crescere, la pay TV rallenta la sua corsa. In ogni caso, con un +3,7% è il segmento più vivace del mercato.
La digitalizzazione delle abitazioni europee continua senza sosta: alla fine del 2012 il 91% delle abitazioni TV in Europa occidentale riceveva la TV digitale. Dopo gli ultimi switch off, circa 165 milioni di abitazioni approfitta dei vantaggi della TV digitale. Tra questi, l’alta definizione è già diventata parte dell’offerta standard nella maggior parte dei paesi. Il prossimo stadio sarà la Ultra High Definition TV, che consente una risoluzione dell’immagine tra le 4 e le 8 volte superiore.
In questo contesto l’Italia presenta un quadro a luci ed ombre. Rispetto ai 5 grandi, è insieme alla Spagna il paese che maggiormente risente della crisi economica pagando pesantemente in termini di riduzione delle risorse pubblicitarie (-12%) ed è quello che vede ridursi maggiormente il numero di abbonati alla pay TV. D’altra parte, insieme al Regno Unito (e la Finlandia) è il primo paese all digital (100%) e presenta anche il maggior numero di canali sul digitale terrestre. Sempre a livello multicanale, presenta il maggior livello di crescita negli ascolti tematici, incrementando significativamente la sua quota in appena due anni (dal 20 al 34%).
In definitiva a livello europeo il quadro che emerge è di un settore televisivo che ha finora dimostrato capacità di recupero rispetto a un ecosistema dinamico. Il settore nel complesso tiene: in media il consumo di TV lineare è in aumento in quasi tutti i paesi europei. Ma l’avvento della tv connessa e del multischermo stanno modificando le regole del gioco.
(fonte Digital-Sat Magazine)