I produttori di TV criticano le linee guida AGCOM sulla “prominence”, temendo costi elevati per i piccoli broadcaster
Le recenti linee guida dell’AGCOM sulla “prominence” dei Servizi di Media Audiovisivi e Radiofonici di Interesse Generale (SIG) hanno sollevato forti preoccupazioni tra i produttori di televisioni e dispositivi connessi. Le nuove normative, introdotte con la delibera 294/23/CONS e la successiva 390/24/CONS, mirano a garantire una posizione privilegiata per i servizi pubblici e privati di interesse collettivo nelle interfacce degli Smart TV. Tuttavia, i rappresentanti del settore denunciano che queste misure potrebbero rivelarsi troppo invasive e penalizzanti.
Obiettivo della Regolamentazione
La regolamentazione prevede l’inserimento di un rail in home page con accesso diretto a quattro categorie di SIG: fornitori nazionali online, canali satellitari, TV locali e radio online. L’intento è facilitare l’accesso a contenuti informativi e radiotelevisivi di pubblico interesse, in un contesto in cui le piattaforme di streaming dominano il mercato.
Preoccupazioni dei Produttori
Anitec-Assinform, l’associazione che rappresenta le principali imprese ICT in Italia, ha espresso una “forte preoccupazione” per i costi e le modifiche tecniche imposte ai produttori di dispositivi. Massimo Dal Checco, presidente dell’associazione, ha dichiarato: “Temiamo che queste norme possano penalizzare l’innovazione, creando un mercato isolato e frammentato.”
Le critiche si concentrano anche sui requisiti tecnici, come la necessità di una denominazione uniforme e l’integrazione di metadati dettagliati. Tali imposizioni potrebbero risultare onerose per i broadcaster più piccoli, rischiando di escluderli dal mercato.
Impatto a Breve e Medio Termine
Il periodo di transizione si preannuncia complesso, con la necessità per gli operatori di adeguarsi rapidamente. Mentre le grandi emittenti potranno adattarsi più facilmente, i piccoli operatori potrebbero trovarsi in difficoltà, con possibili esiti di concentrazione del mercato.
Nonostante le critiche, Anitec-Assinform si è detta disponibile a collaborare con AGCOM per rivedere le modalità di applicazione delle linee guida, cercando un equilibrio tra accesso ai servizi di pubblico interesse e sviluppo tecnologico.