Il 5 gennaio 2021 con il nulla osta del Ministero dello Sviluppo economico e del Ministero dell’Ambiente, è stata pubblicata la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cna-pi) ai fini della realizzazione del sito di stoccaggio delle scorie nucleari e dei rifiuti radioattivi – come richiesto dalla direttiva 2011/70/Euratom del Consiglio europeo.
IL DEPOSITO NAZIONALE
Il Deposito Nazionale “sarà un’infrastruttura ambientale di superficie che permetterà di sistemare definitivamente in sicurezza i rifiuti radioattivi, oggi stoccati all’interno di decine di depositi temporanei presenti nel Paese, prodotti dall’esercizio e dallo smantellamento degli impianti nucleari e dalle quotidiane attività di medicina nucleare, industria e ricerca.
Il Deposito Nazionale sarà costituito dalle strutture per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi a molto bassa e bassa attività e da quelle per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi a media e alta attività, che dovranno essere successivamente trasferiti in un deposito geologico idoneo alla loro sistemazione definitiva”.
NUOVA FASE
La pubblicazione della Cnapi, con l’elenco dei 67 luoghi potenzialmente idonei per la realizzazione dei depositi nucleari, ha dato inizio alla fase di consultazione dei documenti per la durata di due mesi, all’esito della quale si terrà, nei successivi 120 giorni, il seminario nazionale che vedrà la partecipazione di enti locali, associazioni di categoria, sindacati, università ed enti di ricerca. È previsto che in base alle osservazioni presentate e alla discussione che avrà luogo durante il seminario nazionale, Sogin aggiornerà la Cnapi, la quale verrà nuovamente sottoposta ai pareri del Mise, del Ministero dell’ambiente e del Mit ai fini della convalidazione della versione definitiva della Carta nazionale delle aree definitiva.
L’INIZIATIVA CODACONS E ASSOURT
Il Codacons e AssoURT, al fine di garantire la tutela dell’ambiente e della salute umana e di assicurare che vengano individuati i luoghi effettivamente idonei per la realizzazione dei depositi nucleari, hanno presentato una serie di osservazioni e obiezioni riguardo i luoghi individuati.
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