Il Consiglio dei ministri ha deciso ieri sera di non prorogare in modo generalizzato il mercato tutelato dell’energia elettrica, ma ha confermato che i prezzi calmierati rimarranno in vigore anche oltre il 1° aprile 2024 per 4,5 milioni di famiglie considerate vulnerabili. Questa determinazione è stata integrata nell’ultimo decreto Energia, dopo una seduta che ha evidenziato divergenze di opinioni tra il ministro degli Affari europei, Raffaele Fitto, sostenitore da mesi della cessazione del mercato tutelato, e il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin.
La decisione è stata comunicata da Palazzo Chigi, sottolineando che è in linea con gli impegni assunti nell’ambito della terza tranche del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Si è ritenuto che questa scelta sia necessaria per garantire un passaggio graduale e informato al mercato libero. Il processo di transizione coinvolgerà 9 milioni di utenze domestiche attualmente nel mercato tutelato, e contemporaneamente, saranno potenziati gli strumenti volti a prevenire aumenti ingiustificati dei prezzi e possibili alterazioni delle condizioni di fornitura di energia elettrica.
Per quanto riguarda la fornitura di energia elettrica alle famiglie non vulnerabili, entro il 10 gennaio 2024 si procederà all’individuazione degli operatori economici che subentreranno nella fornitura, limitando così il periodo di incertezza in merito ai fornitori.