Mentre il mercato del “Made in Italy” sta riprendendo quota dopo la brusca frenata causata dal Covid, il mercato parallelo del falso “Made in Italy” continua a registrare numeri record, con immensi danni per il paese e per migliaia di aziende italiane. Lo denuncia oggi l’Associazione Utenti Dei Servizi Radiotelevisivi, che spiega:
L’export italiano continua a crescere e segna un +5% nel secondo trimestre; uno dei settori che cresce a ritmi più sostenuti è l’agroalimentare che, secondo i dati Istat, ha registrato a giugno 2021 un incremento del 15,2% su giugno 2020, mentre sul semestre l’aumento tendenziale è dell’11,5%. Dati che rendono più vicino l’obiettivo di 50 miliardi di euro di export del settore a fine 2021.
Parallelamente però cresce anche il fenomeno della contraffazione alimentare, con il mercato del falso Made in Italy che vale oggi 100 miliardi di euro, il doppio di quello originale. E l’ultimo attacco ai prodotti italiani arriva dal Cile, dove il consorzio statunitense Ccfn sta chiedendo la registrazione di tre falsi delle nostre più note indicazioni geografiche: Asiago, Mortadella Bologna, Parmigiano Reggiano.
Proprio per tutelare gli utenti dalla contraffazione, l’Associazione Utenti Dei Servizi Radiotelevisivi partecipa al progetto “Io Sono Originale” finanziato dalla Direzione Generale per la Tutela della Proprietà Industriale-Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Ministero dello Sviluppo Economico, che ha l’obiettivo di fornire ai consumatori una corretta informazione sui rischi legati alla Contraffazione, e che vuole diffondere la cultura della legalità contro il mercato del falso.
“Io Sono Originale” finanziato dalla Direzione Generale per la Tutela della Proprietà Industriale-Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Ministero dello Sviluppo Economico”