Bonus Colonnine Elettriche 2024: Assegnati I Contributi E Pubblicata La Lista Dei Beneficiari

L’Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi accoglie con interesse l’assegnazione del Bonus Colonnine Elettriche 2024, destinato a incentivare l’adozione di infrastrutture per la mobilità elettrica. Con questa misura, è stato possibile coprire fino all’80% delle spese per l’acquisto e l’installazione di colonnine di ricarica, sostenendo la transizione ecologica in ambito domestico e condominiale.

Cosa ha previsto il bonus?

  • Copertura dei costi: Fino a 1.500 euro per i privati e 8.000 euro per i condomìni, includendo anche le opere elettriche e edili, dispositivi di monitoraggio e connessione alla rete.
  • Periodo di validità: Spese sostenute tra il 1° gennaio 2024 e il 22 novembre 2024.
  • Esclusioni: Ditte individuali, imprese e pubbliche amministrazioni, che possono accedere ad altri incentivi del PNRR.

Lista dei beneficiari
La lista dei beneficiari, identificati tramite l’ID della domanda, è stata pubblicata nell’Allegato A del decreto ministeriale. Il contributo è stato erogato in un’unica soluzione, previa verifica dei requisiti da parte di Invitalia, che ha garantito trasparenza e correttezza con controlli a campione.

Un passo avanti, ma l’Europa è ancora lontana
Nonostante l’importante sostegno, l’Italia si colloca solo al 12° posto in Europa per numero di colonnine di ricarica. Con 69 dispositivi ogni 100.000 abitanti, è ben distante dai 827 dei Paesi Bassi o dai 177 della Francia. Questa disparità si riflette anche sul parco auto: nel 2023, in Italia, circolavano appena 66.000 auto elettriche, a fronte di numeri molto più alti per veicoli tradizionali.

Il futuro degli incentivi
L’Associazione manifesta preoccupazione per la mancata proroga del bonus nel 2025, sottolineando l’importanza di continuità negli incentivi per promuovere una mobilità sostenibile. “La transizione ecologica non può essere frammentaria – dichiara l’Associazione –. È fondamentale investire con decisione per colmare il divario con gli altri Paesi europei. Solo così l’Italia potrà avvicinarsi agli standard europei e garantire un futuro più verde per tutti.”

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