Nuove regole per interi mercati digitali, come quello delle applicazioni o dell’e-commerce, con l’approvazione ieri del Digital Markets Act. La normativa investirà i gatekeeper, sopratutto quelle aziende che grazie alle loro dimensioni influenzano il consumatore finale, si pensi a Meta, Google o Youtube.
L’obiettivo del Digital Markets Act è stabilire delle norme armonizzate per assicurare un mercato digitale a concorrenza leale, attraverso una serie di obblighil divieto per le società di pre installare sui dispositivi determinate applicazioni software e dovranno permettere agli utenti di disinstallarle, o di imporre um netodo di pagamento predefinito.
Fondamentale è stato l’intervento del Garante Privacy, che in concerto con l’Ue ha definito alcune disposizioni del Digital Markets Act cheriguardano la protezione dei dati degli utenti. É ‘ stato definito il divieto, infatti di processare i dati raccolti tramite terze parti, che si servono della piattaforma del gatekeeper, per offrire servizi di pubblicità; il divieto di combinare i dati personali raccolti sulla piattaforma con quelli raccolti su qualsiasi altra piattaforma del gatekeeper o di terze parti; il divieto dell’uso incrociato di dati personali raccolti su una piattaforma con quelli provenienti da altri servizi offerti separatamente dallo stesso gatekeeper; e infine il divieto di iscrivere automaticamente l’utente ad altri servizi del gatekeeper per combinare i dati personali (ad esempio, il login automatico su YouTube tramite l’account Google).
Progetto finanziato dal Mise, Legge 388/2000 Anno 2021