Le concentrazioni di CO2 registrate nell’atmosfera nel 2019 sono state le più alte degli ultimi 2 milioni di anni, quelle dei gas serra, metano e ossido di azoto, le più elevate degli ultimi 800.000 anni; l’aumento di temperatura della Terra registrato nell’ultimo mezzo secolo è stato il più repentino degli ultimi 2.000 anni: sono solo alcuni dei dati contenuti nuovo rapporto dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) dell’Onu, organismo internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici. Il rapporto ribadisce, qualora ce ne fosse stato bisogno, che l’aumento della frequenza e dell’intensità degli eventi meteorologici disastrosi sono dovuti senza alcun dubbio all’attività dell’uomo e, soprattutto, tutto ciò avviene in un modo che non ha precedenti nel passato. Inoltre, a proposito del riscaldamento globale, sono state fornite nuove stime sulla possibilità di superare di 1,5 gradi centigradi nei prossimi decenni.
E con 1,5 °C di riscaldamento globale si avranno ondate di calore più frequenti, stagioni calde più lunghe e stagioni fredde più brevi. Se invece l’incremento di temperatura media globale, rispetto al periodo pre-industriale, toccasse i 2 gradi, allora le conseguenze sarebbero ancora più gravi e produrrebbe una ancor più drastica riduzione dei ghiacci polari, che provocherebbe a sua volta un innalzamento del livello dei mari tale che alcune zone costiere diventerebbero non abitabili.
Assort chiede al Governo interventi urgenti che devono necessariamente coinvolgere anche le Associazioni dei Consumatori.
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