ALIMENTI ED ETICHETTE A SEMAFORO

Bocciate dall’Unione Europea nell’aprile del 2016 (e l’Italia è tra i Paesi che hanno caldeggiato la bocciatura) ma il dibattito tra legislatori e operatori del settore alimentare è ancora acceso.

Il polverone è di nuovo stato sollevato perché le spinte per arrivare all’obbligatorietà di questo tipo di etichettatura sono piuttosto forti. L’etichetta a semaforo è un sistema per indicare in maniera graficamente semplice e impattante il potenziale nutrizionale di un alimento. Lo scopo è quello di informare subito il consumatore, con un semplice colpo d’occhio, se il prodotto che sta comprando è salutare oppure no. Per quanto le etichette a semaforo siano un buon tentativo di informare in modo chiaro e diretto il consumatore sulle caratteristiche nutrizionali di un alimento, è indubbio che abbiano anche dei limiti, il primo e più impattante per la dieta mediterranea è il fatto che i tre colori si basano solo su 4 nutrienti ritenuti “cattivi” senza tener conto di altri nutrienti “buoni” quali le proteine, la fibra, gli acidi grassi essenziali, le vitamine, o sull’uso che se ne fa, in quanto si tratta di alimenti da tener presente se vogliamo rendere la nostra dieta più sana. Le critiche da parte di Paesi come l’Italia deriva infatti dal vedersi posizionare moltissimi alimenti tipici della propria gastronomia tra quelli gialli e rossi. L’olio extravergine, i formaggi e i salumi verrebbero tutti classificati con il semaforo rosso, e questo potrebbe causare un calo dei consumi e quindi un danno economico potenziale da non sottovalutare. “Il sistema del semaforo come etichettatura degli alimenti è stato introdotti in Paesi dove è ampiamente diffusa la cultura dello Jung food, appare quindi problematico introdurre tale sistema nell’etichettatura dei prodotti nostrani. Piuttosto sarebbe utile a livello europeo l’educazione alimentare e la diffusione dei prodotti tipici, contribuendo ad abituare il consumatore europea ad evitare anche prodotti alimentari contraffatti, come quelli contraddistinti dall’italian sounding” commenta l’Avv. Alessia Stabile di AssoUrt.

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