A partire dal 1° settembre 2024, avrà inizio l’ultima fase della transizione al nuovo standard del digitale terrestre in Italia, un processo avviato nel 2019 per liberare le frequenze a 700 MHz, attualmente occupate dalla telefonia mobile. Questo cambiamento comporterà il passaggio dal sistema di trasmissione Dvb-T al Dvb-T2, un’operazione che si preannuncia più complessa rispetto alla transizione del 2022, che aveva visto il passaggio dalla codifica Mpeg2 all’Mpeg4.
Si stima che circa 8 milioni di famiglie italiane possiedano televisori non compatibili con il nuovo standard Dvb-T2. Dati di Auditel e Censis indicano che il 57% delle famiglie possiede dispositivi incapaci di decodificare il segnale Dvb-T2, molti dei quali sono modelli acquistati fino al 2017-2018.
Per verificare la compatibilità del proprio televisore, è sufficiente sintonizzarsi sul canale 558, Rai Sport, che già trasmette con il Dvb-T2. Se il canale non è visibile, gli utenti dovranno scegliere tra due opzioni: acquistare un nuovo televisore compatibile o procurarsi un decoder esterno. Quest’ultimo è una soluzione più economica ma meno pratica, poiché richiede l’uso di due telecomandi.
È importante notare che non sono necessari adeguamenti all’antenna e che la ricezione satellitare non subisce modifiche. Per alcuni mesi, le trasmissioni avverranno in simulcast, permettendo l’uso delle due tecnologie. Tuttavia, è consigliabile verificare subito la compatibilità del proprio apparecchio per evitare disagi.
Tutti i televisori acquistati dal 2019 in poi sono già compatibili con il Dvb-T2. I modelli più vecchi necessiteranno di un decoder per continuare a ricevere i canali del digitale terrestre. Un’alternativa è lo streaming, che consente di seguire i canali TV attraverso PC, tablet, smartphone o smart TV. Diverse piattaforme offrono una vasta selezione di canali italiani in streaming, anche se non tutti i canali del digitale terrestre sono disponibili su queste piattaforme.