L’Agenzia delle Entrate promuove attivamente il concordato preventivo fiscale come strumento chiave per migliorare il rapporto tra fisco e contribuente. Questo approccio mira a semplificare, rendere più diretto e trasparente il rapporto tra le parti coinvolte. Attraverso l’adempimento collaborativo e il concordato preventivo, l’Agenzia delle Entrate facilita un confronto anticipato tra i cittadini e l’amministrazione fiscale. Questo processo offre vantaggi significativi per entrambe le parti: i contribuenti hanno l’opportunità di chiarire la propria posizione fiscale prima di intraprendere azioni, mentre l’Agenzia delle Entrate può ridurre l’incertezza e migliorare la compliance fiscale.
Il decreto correttivo attualmente in discussione nelle commissioni parlamentari è progettato per incentivare una maggiore adesione al concordato preventivo. Una delle principali modifiche proposte è l’estensione dei termini per l’adesione, che verrebbero spostati dal 15 ottobre al 31 ottobre. Questo cambiamento è pensato per offrire ai contribuenti più tempo per valutare e aderire al concordato, aumentando così la partecipazione e il successo di questa iniziativa.
In sintesi, l’Agenzia delle Entrate sta lavorando attivamente per promuovere il concordato preventivo come mezzo per migliorare la trasparenza, la cooperazione e l’efficienza nel rapporto tra fisco e contribuente, con l’obiettivo finale di rendere il sistema fiscale più equo e funzionale per tutte le parti coinvolte.