Il governo italiano ha lanciato il “Bonus Anziani”, un programma sociale destinato a migliorare l’assistenza agli anziani non autosufficienti, a partire dal 1° gennaio 2025. Questo assegno mensile di 850 euro è riservato ai cittadini italiani di età superiore agli 80 anni e gravemente non autosufficienti, come definito dal decreto attuativo della legge 33/2023.
La riforma dell’assistenza agli anziani, approvata durante il Consiglio dei ministri dell’11 marzo, ha istituito questo nuovo beneficio. L’assegno di 850 euro si aggiunge all’indennità di accompagnamento esistente, portando il totale mensile per i beneficiari a circa 1.380 euro.
Per accedere al bonus, oltre all’età e alla condizione di non autosufficienza, è necessario possedere un’attestazione ISEE non superiore a 6.000 euro annui, garantendo così che il bonus venga destinato alle persone realmente bisognose.
Il finanziamento, proveniente dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, prevede un budget di 500 milioni di euro per il biennio 2025-2026. Tuttavia, alcune critiche sono state sollevate riguardo all’implementazione, soprattutto riguardo alla mancanza di una platea definita di beneficiari e alla somma graduata in base ai bisogni specifici.
Il governo ha accolto positivamente la riforma, sottolineando i benefici in termini di miglioramento della qualità della vita degli anziani. Tuttavia, le critiche riguardo alla limitatezza della platea di beneficiari e alla mancanza di riforme più ampie nell’assistenza domiciliare sono state sollevate dalle opposizioni.
L’implementazione di questo programma rappresenta una risposta attesa da lungo tempo dalle associazioni e organizzazioni della società civile coinvolte nell’assistenza e nella tutela degli anziani.