La relazione annuale 2023 presentata dall’autorità dell’energia Arera evidenzia sia i risultati raggiunti che le sfide ancora da affrontare nel settore energetico. Un tema cruciale è rappresentato dalla fine della tutela prevista per gennaio 2024. Nonostante vari rinvii e sforzi commerciali da parte degli operatori per spingere i clienti sul mercato libero, il 30% dei consumatori elettrici (circa 9 milioni di clienti) si trova ancora in tutela. Questo perché il mercato non è risultato attrattivo per una parte di consumatori, ma allo stesso tempo una percentuale di clienti è stata ritenuta non interessante dal mercato. Questi clienti, definiti “vulnerabili” da Arera, sono stati finora protetti dalla tutela.
Per affrontare questa situazione, il presidente Stefano Besseghini sottolinea l’importanza di campagne informative per far conoscere strumenti utili come il Portale offerte e il Portale consumi, che possono aiutare i consumatori a scegliere il miglior operatore in base alle proprie esigenze specifiche.
I mercati energetici in generale sono ancora tesi e soggetti a forti oscillazioni. Per evitare reazioni negative, è fondamentale continuare a lavorare per bilanciare domanda e offerta, evitando di sottovalutare la complessità della situazione attuale.
Per quanto riguarda l’elettricità, l’Italia ha affrontato rincari notevoli nel 2022, superiori alla media dell’area euro. Tuttavia, l’apporto delle fonti rinnovabili è diminuito a causa della siccità, con l’idroelettrico in calo del 38%, mentre è cresciuto il fotovoltaico (+12%). L’Italia è in gran parte autosufficiente, con l’86% della domanda soddisfatta dalla produzione nazionale. Il mercato libero conta quasi il 70% dei consumatori, con un aumento del 18% dei clienti che hanno cambiato operatore almeno una volta nel corso dell’anno. La maggioranza preferisce ancora il prezzo fisso (76,7%), ma crescono i clienti in regime variabile.
Per quanto riguarda il gas, i consumi sono diminuiti del 9,9% nel 2022, in linea con la tendenza europea (-14%). L’Europa è stata l’area più colpita a livello globale, mentre la domanda mondiale è scesa solo dell’1,5%. L’importazione di gas è ormai al 99%, con un calo delle forniture russe (che rimangono al secondo posto) e una crescita delle forniture dall’Algeria (che è diventato il principale fornitore con il 36% delle importazioni nazionali) e dall’Azerbaigian (al terzo posto con il 15%).
Arera ha preso diverse iniziative per contenere i prezzi dell’energia, ad esempio con l’adozione dell’indice Psv e il calcolo mensile del prezzo in tutela. Gli oneri di sistema sono stati spostati dalla bolletta alla fiscalità generale, con un beneficio anche per i clienti del mercato libero. I bonus sociali hanno contribuito a combattere la povertà energetica, estendendo la platea di beneficiari.
In sintesi, la relazione annuale di Arera offre uno sguardo completo sul settore energetico italiano, mettendo in luce i progressi fatti e le sfide future. L’obiettivo principale è quello di garantire un equilibrio tra domanda e offerta, mantenendo prezzi equi e fornendo opportunità informative ai consumatori per fare scelte consapevoli.