Ogni prodotto ha una vita, o meglio un “ciclo di vita” durante il quale il bene nasce, si evolve e cambia, fino a morire.
Un concetto questo elaborato nel 1965 dall’economista tedesco Theodore Levitt, che ha usato per la prima volta la definizione di ciclo di vita in un articolo pubblicato sulla Harvard Business Review, valido ancora oggi.
L’evoluzione di un prodotto attraversa 5 fasi distinte:
• sviluppo
• introduzione
• crescita
• maturità
• declino
➔ La prima fase è quella dello sviluppo: prima che un prodotto arrivi sul mercato, viene concepito, studiato, testato e messo al centro di analisi di mercato e strategie di marketing.
➔ C’è poi l’introduzione, che riguarda l’ingresso fisico del bene sul mercato con tutte le attività di promozione e pubblicità che ne conseguono, al fine di raggiungere nel miglior modo possibile il pubblico di riferimento.
➔ Si passa successivamente alla fase della crescita: quando il prodotto è noto ai consumatori, è necessario consolidare la sua posizione sul mercato, fidelizzando la clientela attraverso precise strategie tese a far crescere la competitività del bene.
➔ Sopraggiunge poi la “maturità” del prodotto, quando cioè entrano sul mercato nuovi beni sempre più prestanti e competitivi che iniziano a rendere obsoleto il precedente modello. Arriva infine il momento del declino, che si registra quando un prodotto non soddisfa più il bisogno per il quale è stato progettato e si avvia verso l’abbandono.
Il ciclo di vita, ovviamente, è diverso da prodotto a prodotto: alcuni beni vivono per decenni, altri si
esauriscono in un breve periodo. L’economia circolare si prefigge proprio di allungare la vita di un prodotto, un obiettivo raggiungibile prima di tutto modificando il modello attuale di business – basato su un ricambio frequente dei beni di consumo, indipendentemente dalle reali esigenze – e poi su una trasformazione dei processi produttivi, utilizzando fin dalla progettazione tecnologie e materiali che garantiscano al bene una vita più lunga. Maggiore è il tempo di utilizzo di un prodotto, minore sarà l’impatto che questo avrà sulle risorse naturali, sull’ambiente, sull’inquinamento e sul clima