Il concetto di sostenibilità ambientale interpreta uno sviluppo capace di soddisfare i bisogni attuali senza compromettere le possibilità delle generazioni future di soddisfare le proprie esigenze.
Già nel lontano 1992 la Conferenza Onu su Ambiente e Sviluppo di Rio de Janeiro varava il primo programma internazionale incentrato sulla sostenibilità ambientale.
Un piano ampliato dal “Sustainable Development Goals” dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile che fissa 17 obiettivi cardine per salvaguardare gli ecosistemi del Pianeta, come
- l’adozione di tecnologie e pratiche basate sui principi dell’economia circolare,
- la conservazione e tutela del territorio e della biodiversità,
- la promozione delle fonti di energia rinnovabile e un impiego più efficiente delle risorse, il riciclo e la gestione dei rifiuti,
- la promozione della mobilità sostenibile.
Obiettivi impossibile da raggiungere senza una economia “sostenibile” sotto tre aspetti: sociale, senza cioè disparità tra individui e generazioni, economico, aumentando benessere e PIL, e ambientale, riducendo il consumo di risorse non rinnovabili e proteggendo il territorio.
Un rapporto diretto quindi tra economia circolare e sostenibilità: tutto ciò che rientra nell’economia circolare partecipa alla transizione verso lo sviluppo sostenibile, che prevede un cambiamento culturale, politico e produttivo per garantire che ambiente ed economia possano viaggiare di pari passo e nel rispetto reciproco. Senza economia circolare non può esserci sostenibilità, e senza sostenibilità il nostro sistema economico è destinato ad andare incontro a ostacoli sempre più difficili da affrontare: due approcci differenti con l’obiettivo comune di contrastare le problematiche ambientali generate dal modello economico lineare.