LE EMISSIONI DELL’ECONOMIA LINEARE

Secondo recenti stime, dei 100 miliardi di tonnellate di risorse che il mondo utilizza ogni anno, solo l’8,6% viene reintrodotto nella nostra economia: l’estrazione di materiali è più che triplicata dal 1970, raggiungendo i 92 miliardi di tonnellate annue, numeri che secondo gli analisti potrebbero raddoppiare entro il 2050.

Per estrarre materie prime, produrre, trasformare e trasportare beni e prodotti, si inquina.

 

Secondo The International Resource Panel (IRP) del 2020, la metà delle emissioni globali di gas serra deriva dall’estrazione, dalla lavorazione e dal trasporto delle risorse materiali: energia utilizzata per alimentare i macchinari e gli impianti che estraggono e lavorano i materiali, quella per il processo di estrazione e trasporto dei combustibili fossili, per arrivare a quella usata per trasportare in tutto il mondo i prodotti trasformati.

L’industria contribuisce per il 34% delle emissioni totali globali, e in tale settore i materiali che producono più emissioni sono i metalli (7,8% del totale):prodotti chimici (6,3%), cemento (2,6%).

Il comparto delle costruzioni rappresenta tra il 30 e il 40% delle emissioni globali di gas serra, quota che scende al 22% nell’agricoltura e al 15% nei trasporti.

Ma anche l’alimentazione inquina e impatta sull’ambiente. L’economia circolare si propone proprio di ridurre le emissioni prodotte dall’estrazione, dalla trasformazione, dai trasporti e dal consumo dei prodotti finiti. E le soluzioni sono molteplici. Si parte dalla decarbonizzazione delle attività produttive in favore di fonti di energia rinnovabili come eolico e solare. Per le costruzioni, basterebbe ridurre l’area abitata per persona, diminuire la quantità di acciaio delle strutture, aumentare la quota di materiale riciclato e ricorrere a nuove tecnologie più rispettose delle risorse naturali. Per i trasporti grazie all’economia circolare si potrebbero ridurre le emissioni fino al 70% modificando i materiali industriali utilizzati per produrre le automobili, realizzando auto più piccole

ed efficienti e incentivando il car sharing. Una diminuzione nella domanda alimentare associata a una dieta più sostenibile e un taglio agli sprechi alimentari potrebbe ridurre del 49% le emissioni dell’intero settore entro il 2050. Il riciclo di un materiale altamente inquinante come la plastica può, da solo, abbattere del 50% le emissioni legate al ciclo di vita dei prodotti plastici.

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Progetto finanziato dal Mise, Legge 388/2000 Anno 2021