LINGUAGGIO SCURRILE INACCETTABILE IN UN PROGRAMMA DI INFORMAZIONE DELLA RETE PUBBLICA
Dopo la lite tra Lucia Annunziata e la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Eugenia Roccella, nel corso dell’ultima puntata di Mezz’Ora in Più su Rai3, l’Associazione Utenti dei servizi Radiotelevisivi interviene annunciando un esposto all’Autorità per le comunicazioni e una richiesta di incontro al CdA della Rai.
In un programma di informazione della rete pubblica, dove sono presenti ospiti istituzionali e rappresentanti di Governo e Parlamento, non è tollerabile l’utilizzo di linguaggi scurrili – spiega l’Associazione – I termini utilizzati da Lucia Annunziata nel suo sfogo sono forse più adatti a trasmissioni trash come il “Grande Fratello”, e oltre ad essere inopportuni potrebbero rappresentare una violazione delle norme che regolano il servizio pubblico radiotelevisivo.
Per tale motivo l’Associazione Utenti dei servizi Radiotelevisivi ha deciso di presentare una segnalazione all’Agcom, chiedendo di aprire una indagine sull’episodio e verificare se l’utilizzo di parolacce durante un programma di informazione Rai possa rappresentare una violazione della normativa in materia. L’associazione inoltre, anche a seguito dei gravi casi di Sanremo su cui indagano Agcom e Procura, ha chiesto ai componenti del CdA Rai un incontro urgente.