“La formula del Canone Rai così com’è deve essere eliminata non c’è ragione che l’abbonamento radiotelevisivo italiano esista ancora. Perciò, si auspica un addio definitivo.” questo il commento dell’Avv. Stabile, Presidente di AssoURT sul canone Rai che dal primo gennaio non troveremo più in bolletta. Uno dei motivi per cui il Canone TV dovrebbe essere cancellato è che la Rai dovrebbe e potrebbe, come tutte le altre emittenti radiotelevisive, sostentarsi con la pubblicità.
In questo modo si creerebbe anche un’equità tra i vari broadcaster in merito a entrate e possibilità di offrire un palinsesto di interesse per il pubblico. Tra l’altro, visto il nuovo caro bollette, le famiglie italiane non sarebbe di certo dispiaciute nel poter risparmiare 90 euro l’anno, sempre che il canone non torni ad essere richiesto come un tempo, ossia 136 euro.
La soluzione più consona nei confronti del Canone TV ancora imposto in Italia è la sua abolizione totale, considerato il nuovo scenario del mercato televisivo italiano e la possibilità per la Rai di concorrere ad armi pari con le altre reti attraverso la raccolta pubblicitaria.
Dal 1° gennaio 2023 questa tassa dovrà essere tolta dalle bollette della luce. Perciò è necessario, al più presto, definire il suo futuro metodo di riscossione o abolizione totale.
Progetto finanziato dal Mise, Legge 388/2000 Anno 2021