Nell’articolo della scorsa settimana abbiamo analizzato le varie forme di truffe on line in cui il cyber utente può imbattersi. Ma come ci si può difendere?
La regola principale per difendersi è solo una: nessuno può tutelare le nostre informazioni meglio di noi stessi. Per questo è necessario creare dati con cura, gestirli con cura e diffonderli, il meno possibile, nonché essere pronti ad affrontare eventuali emergenze.
Di solito le email, o i messaggi, di phishing hanno un tono allarmistico. Un classico esempio è “Se non rispondi, il tuo account verrà chiuso in 48 ore”, e, nel caso della posta elettronica, vengono inviati in blocco: per cui nella barra riservata ai destinatari non compare alcun indirizzo email.
Ecco una breve guida, passo dopo passo, per non cadere nella trappola del phishing:
- Controllare sempre il link e il mittente della mail prima di cliccare qualunque indirizzo, ancora meglio non cliccare sul link, ma copiarlo invece nella barra dove si inserisce l’indirizzo del browser.
- Prima di cliccare su un qualunque link, bisogna verificare che l’indirizzo mostrato è davvero lo stesso indirizzo Internet al quale il link condurrà. Un controllo che può essere effettuato in modo semplice, passando il mouse sopra il link stesso.
- Usare solo connessioni sicure, in particolar modo quando si accede a siti sensibili. Come precauzione minima, si consiglia di non sfruttare connessioni sconosciute né tantomeno i wi-fi pubblici, senza una password di protezione. Se vogliamo una maggiore sicurezza, abbiamo l’opportunità di installare VPN che possono cifrare il traffico. Perché va ricordato sempre che in caso di utilizzo di una connessione non sicura, i cybercriminali possono reindirizzarci, senza essere visti, a pagine di phishing.
- Controllare che la connessione sia HTTPS e verificare il nome del dominio all’apertura di una pagina. Questi fattori sono importanti soprattutto quando si usano siti che contengono informazioni sensibili, come pagine per l’online banking, i negozi online, i social media e via discorrendo.
- Non condividere mai i propri dati sensibili con una terza parte. Le compagnie ufficiali non chiedono mai informazioni del genere via email.
AssoUrt e i suoi volontari sono a disposizione per tutti coloro che hanno bisogno di consulenza in merito a condotte fraudolente e a raccogliere segnalazioni in merito sia ai nostri sportelli sia on line. Per maggiori informazioni consulta il nostro sito https://www.assourt.it/
Finanziato dal MiSe. Legge 388/2000 – ANNO 2020.