L’estate da poco conclusa è stata l’ennesima occasione per tornare a parlare dell’utilizzo dei droni e dei rischi connessi per l’incolumità fisica e, soprattutto, per la riservatezza delle persone. Ne sono un esempio chiaro la richiesta di informazione indirizzate dal Garante privacy all’ASL Roma 3.
Nello specifico, l’azienda sanitaria capitolina intendeva avviare un’iniziativa che prevedeva l’utilizzo di droni in spiaggia per rilevare la temperatura corporea dei bagnanti e inoltre utilizzare questo strumento per monitorare il litorale allo scopo di prevenire eventuali assembramenti in violazione delle norme anti-Covid. Ebbene, l’Autorità garante aveva chiesto all’ente di fornire tutta una serie di informazioni volte ad accertare il grado di tutela della privacy dei soggetti. Tra queste, vi erano le caratteristiche tecniche dei droni, le finalità perseguite, i tempi di conservazione delle immagini, e l’eventuale trasmissione delle stesse a soggetti terzi.
Tuttavia, non è ovviamente un tema che riguarda soltanto le istituzioni, e l’uso dei droni non è limitato ad iniziative come quelle sopracitate. La stagione estiva e non solo, è infatti l’occasione per sfruttare i velivoli con comando a distanza per immortalare le proprie vacanze con riprese diverse dal solito o per documentare eventi particolari, spesso in presenza di soggetti terzi totalmente estranei. In questo contesto, diventa essenziale conoscere le regole e le buone pratiche per l’uso corretto dei droni onde evitare sanzioni e conseguenze dannose per gli altri.
Per questo motivo il Garante Privacy italiano ha adottato un’infografica semplice ed intuitiva recante “Consigli per rispettare la privacy se si usa un drone a fini ricreativi”, rendendo accessibili a tutti le regole e le buone condotte in materia, consultabile al seguente link, https://www.garanteprivacy.it/temi/droni
Finanziato dal MiSe. Legge 388/2000 – ANNO 2020